Ieri vi ho parlato di Aldo Giordano, a cui ero molto legato. Vi avevo anche accennato di un quadro del Che che mi aveva regalato, una sorta di passaggio di testimone tra vecchie e nuove generazioni.
Ebbene, voglio raccontarvi la straordinaria storia di quel quadro, che prende in causa direttamente il Che e ha per protagonista un falegname di Poggiomarino, emigrato in Bolivia. Quest’uomo ebbe la fortuna di conoscere di persona il Che, poco prima che venisse ucciso. Il quadro che Giordano mi ha regalato doveva essere un regalo per il mito della rivoluzione cubana da parte di quest’umile falegname, ma non riuscì mai a consegnarglielo.
Quando tornò in Italia quarant’anni fa, nel suo paese natale, incontrò l’affermato farmacista di San Giuseppe Vesuviano e membro di spicco del PCI napoletano e decise di regalargli il quadro. Che è rimasto per quarant’anni in casa di Giordano, fino all’agosto scorso, quando decise di regalarlo a me.
Dalla Bolivia all’Italia, questo quadro ha passato 3 generazioni. Ora è in camera mia. Spero nel prossimo futuro di dimostrarmi degno di questo dono. Nel frattempo, continuiamo a lottare.
Il Che, un farmacista e un falegname di Poggiomarino
Ieri vi ho parlato di Aldo Giordano, a cui ero molto legato. Vi avevo anche accennato di un quadro del Che che mi aveva regalato, una sorta di passaggio di testimone tra vecchie e nuove generazioni.
Ebbene, voglio raccontarvi la straordinaria storia di quel quadro, che prende in causa direttamente il Che e ha per protagonista un falegname di Poggiomarino, emigrato in Bolivia. Quest’uomo ebbe la fortuna di conoscere di persona il Che, poco prima che venisse ucciso. Il quadro che Giordano mi ha regalato doveva essere un regalo per il mito della rivoluzione cubana da parte di quest’umile falegname, ma non riuscì mai a consegnarglielo.
Quando tornò in Italia quarant’anni fa, nel suo paese natale, incontrò l’affermato farmacista di San Giuseppe Vesuviano e membro di spicco del PCI napoletano e decise di regalargli il quadro. Che è rimasto per quarant’anni in casa di Giordano, fino all’agosto scorso, quando decise di regalarlo a me.
Dalla Bolivia all’Italia, questo quadro ha passato 3 generazioni. Ora è in camera mia. Spero nel prossimo futuro di dimostrarmi degno di questo dono. Nel frattempo, continuiamo a lottare.